L'ISOLA DEL BORNEO

Il Borneo è la terza isola più grande del mondo, si trova nel sud-est asiatico, tra la Thailandia e le Filippine. È diviso in tre paesi: Malesia, Brunei e Indonesia.

Si stima che le foreste pluviali del Borneo abbiano circa 140 milioni di anni, più del doppio dell’età della foresta pluviale amazzonica. Questo habitat ecologico è considerato il luogo biologicamente più diversificato sulla Terra, con foreste pluviali così fitte che tuttora gli scienziati continuano a scoprire nuove specie ogni anno.

Queste lussureggianti foreste pluviali sono gli habitat terrestri più ricchi in biodiversità, ospitando :

  • Un vivace habitat per oltre 18.000 specie di piante e alberi.
  • I fiori più grandi del mondo e gli alberi più alti.
  • 50 piante carnivore.
  • 222 diverse specie di mammiferi.
  • 420 uccelli.
  • 138 anfibi.
  • Tribù indigene che hanno abitato le foreste del Borneo per migliaia di anni.

Sfortunatamente, le foreste pluviali stanno scomparendo rapidamente a causa della globalizzazione e della deforestazione, lasciando molti animali senza casa, feriti, affamati e vulnerabili ai cacciatori opportunisti.

  • Il disboscamento commerciale è iniziato nel 1973.
  • Negli anni ’80 e ’90 le foreste pluviali sono state livellate a un ritmo senza precedenti.
  • Le grandi aziende entrarono e iniziarono ad acquistare terreni e risorse del Borneo e queste foreste, compresi gli animali, furono bruciate, disboscate e ripulite, in seguito sostituite con terreni agricoli, o piantagioni di palme che persistono ancora oggi.
borneo

L’industria dell’olio di palma è un disastro ambientale per il Borneo

La domanda dei consumatori sta facendo in modo che estese piantagioni di olio di palma degradino la terra che ospita gli elefanti pigmei e altri animali selvatici. Ciò causa la frammentazione, interrompendo le rotte migratorie, l’accessibilità reciproca della mandria e le scorte alimentari vitali.

  • Nel 2023, Indonesia e Malesia continuano a dominare il mercato globale delle esportazioni di olio di palma, fornendo insieme oltre l’80% del totale mondiale in termini di valore. L’Indonesia è in testa con esportazioni per un valore di circa 22,7 miliardi di dollari, seguita dalla Malesia con 11,9 miliardi di dollari, un notevole aumento rispetto ai dati del 2015, rispettivamente di 15,4 miliardi di dollari e 9,5 miliardi di dollari. Questa crescita riflette la sostenuta domanda globale di olio di palma per alimenti, biocarburanti e cosmetici, sebbene negli ultimi anni si sia registrata una moderata espansione dovuta alle fluttuazioni dei prezzi e a standard di sostenibilità più rigorosi. A titolo di riferimento, le esportazioni mondiali di olio di palma hanno raggiunto i 41,4 miliardi di dollari nel 2024, in leggero calo rispetto ai 44,1 miliardi di dollari del 2023.
  • Quasi il 70% della foresta pluviale è stata distrutta dal disboscamento e dalle piantagioni di palma da olio.
  • Il Sabah è sulla buona strada per proteggere il 30% del suo territorio come Area Totalmente Protetta entro la fine del 2025, rispetto all’attuale circa il 27% (2 milioni di ettari). Attraverso la Politica Forestale del 2018, lo Stato sta istituendo ulteriori circa 220.000 ettari, grazie a riforme legislative, al progetto di conservazione DaMaI e alle partnership con il WWF e Rainforest Trust. L’impegno del Sabah per un olio di palma certificato RSPO al 100% garantisce l’assenza di nuova deforestazione e impone la creazione di zone protette, coniugando biodiversità e crescita economica.

GLI ELEFANTI DEL BORNEO

Gli elefanti del Borneo sono i più piccoli del mondo, essi si trovano unicamente in questa isola. Alla nascita l’elefante di questa zona pesa circa 50 chili (110 libbre), ha orecchie più grandi, coda più lunga, zanne più dritte, tronco più corto e corpo molto più piccolo rispetto agli altri elefanti. Sono più gentili rispetto ad altre specie,in caso di aggressione invece di caricare i loro assalitori semplicemente voltano loro le spalle.

Fatti:

  • Aspettativa di vita 55-70
  • Assunzione di acqua 75 – 125 litri al giorno
  • Assunzione di cibo 90 – 113 kg (200-250 libbre) al giorno

Gli elefanti sono tra i mammiferi più intelligenti della Terra. Proprio come gli esseri umani anche essi sono socievoli, devono vivere in mandrie o rischierebbero la depressione, oppure avrebbero problemi psicologici.

In passato questi elefanti non erano ricercati per avere zanne troppo piccole. Attualmente i bracconieri sono diventati più aggressivi (prendendo pelli e zanne), questi esemplari sono diventati più vulnerabili a causa della distruzione dell’habitat.

L’estinzione è una seria probabilità per l’elefante “pigmeo” del Borneo. La crescente domanda globale di olio di palma è la prima causa di distruzione dell’habitat dell’isola. Poiché l’espansione delle piantagioni di palma da olio e la distruzione delle foreste pluviali sono in aumento, molte rotte migratorie di questi animali sono state interrotte, attualmente gli elefanti si avventurano spesso nelle piantagioni e nelle aree popolate in cerca di cibo.

Le minacce:

  • Deforestazione e perdita dell’habitat.
  • Conflitti uomo-elefante che spesso portano alla loro morte.
  • Bracconaggio a causa della crisi globale del traffico dl’avorio. In passato questi elefanti non erano ricercati perché hanno zanne piccole, tuttavia, dal 2017 i bracconieri sono diventati più aggressivi prendendo pelli e zanne, questi esemplari sono diventati più vulnerabili a causa della distruzione del loro habitat.

Dobbiamo agire adesso

  • Il conflitto uomo-elefante ha portato la popolazione degli elefanti del Borneo a diminuire rapidamente di numero, da ~ 2.100 nel 2006 a meno di 1.500 nel 2025.
  • Ci sono state 52 morti segnalate tra il 2018 e il 2019. Questi elefanti sono morti per causa del bracconaggio, avvelenamento, trappole, malattie, fame a causa del conflitto uomo-elefante.
  • In soli nove anni sono stati salvati 30 cuccioli di elefante orfani. Questi piccoli vengono spesso abbandonati quando una mandria viene cacciata da un’area, o una piantagione popolata da esseri umani, da incendi, petardi o trattori. Il tasso di mortalità per questi cuccioli è del 50% circa.

La Borneo Wildlife Preservation fa affidamento sulla generosità della comunità internazionale per garantire la sopravvivenza degli elefanti più piccoli del mondo, essi sono a maggior rischio di estinzione, con meno di 1500 esemplari esistenti.
Attualmente è necessario un intervento umano positivo. Con l’aiuto dei nostri sostenitori, siamo fiduciosi di poter trasformare questa situazione in modo migliore.

Voce della foresta

Elefanti pigmei del Borneo